Museo del paesaggio, nuovo spazio dell’arte…

Premio inaugurato nel 1996 è dedicato alla memoria dell’omonimo artista (Lecco 1910- Milano 1992), maestro dell’ultimo naturalismo lombardo che soggiornò a lungo ad Imbersago dove scoprì nuovi stimoli creativi. E proprio una sua opera, ispirata al paesaggio locale, spicca al centro di una sala del Museo del Novecento di Milano).

Il livello di coscienza culturale e civile di un Paese si misura anche dalla quantità e qualità dei suoi musei, dal loro grado di fruibilità e idoneità finalizzate non solo a conservare ma a proporre e stimolare conoscenza e sapere.

Luca Pignatelli – “Ricognizione”
Olio su tela, cm 100×100
Alessandro Papetti – “Interno”
Olio su tela, cm 100×100

La collezione di quadri d’autore comincia da Luca Pignatelli, premiato nel 1999, oggi uno degli artisti più noti della nuova configurazione italiana, prosegue con un interno cupo di Alessandro Papetti, famoso per i suoi stabilimenti dismessi. Quindi un paesaggio di Giovanni Frangi, lo scatto in velocità di un ciclista di Velasco Vitali, Marco Petrus con i suoi paesaggi metropolitani i cui edifici che si ergono nello spazio del quadro come invalicabile barriera allo sguardo del visitatore.

L’edizione inaugurale del 1996, vide come vincitore Giulio Crisanti con il dipinto dedicato alla periferia, cupi dormitori immersi in una notte spettrale percorsi da un reticolo di strade, ai bordi delle quali anonimi edifici si alzano a oscurare il cielo.

Giulio Crisanti – “Periferia”
Tecnica mista su tela, cm 90×90

Negli ultimi anni si sono aggiunti nomi di giovani promesse come Patrizia Novello, Nicola Samorì, Zhang Quiao, Debora Fella.

Debora Fella – “Carte d’ombra”
ardesia, grafite, carbone e olio su carta e tavola, cm 132×97

Non mancano nemmeno le opere di maestri storici, coronati dai vari premi alla carriera, fra i quali spiccano Gianfranco Bonetti, Giancarlo Cazzaniga, Mino Ceretti, Renzo Ferrari, Giansisto Gasparini e Giancarlo Vitali.

Renzo Ferrari – “Rosa e vida”
Olio su tela e collage, cm 49×69

Un patrimonio artistico che nasce dall’omaggio e del riconoscimento doverosi al maestro Ennio Morlotti, istituzionalizzati nel 1996 dall’Amministrazione Comunale, con il premio a Lui intitolato, volto a suggellare il Suo indissolubile connubio con Imbersago. E sempre in suo omaggio il Premio si è dato, tra gli altri, un obiettivo ben definito: favorire, la partecipazione, la conoscenza e l’affermazione di nuovi giovani artisti.

Questa rassegna antologica è un’ulteriore occasione per una crescita culturale che è riservata alla intera comunità, non solo di Imbersago.


Testo di Flavia Chieregati